Scelta della pensilina, quale materiale preferire?

Scelta della pensilina, quale materiale preferire?

Scelta della pensilina, quale materiale preferire?

Per quanto possa sembrare scontato, la scelta del materiale della pensilina non è valido per tutti. Devi considerare aspetti come durata, impermeabilità, protezione UV e resistenza al fuoco per assicurarti di ottenere la copertura giusta per ciò di cui hai bisogno. Poiché le pensiline spesso soddisfano molteplici esigenze, è necessario considerare ogni obiettivo funzionale.

Materiali: pro e contro

Esistono diversi materiali che possono essere utilizzati per realizzare la struttura della pensilina, ognuno con propri vantaggi e svantaggi.

La struttura o il telaio della pensilina

Acciaio

L’acciaio è uno dei materiali più resistenti a livello edilizio. Ciò comporta una minore manutenzione e una maggiore resistenza agli elementi. Tuttavia, essendo più pesante da installare, potrebbe comportare costi maggiori.

Alluminio

Per contro, la struttura delle pensiline in alluminio è molto più leggera da lavorare e installare, aspetto che fa sì che i suoi costi siano più contenuti. Tuttavia, non può vantare la stessa resistenza dell’acciaio, motivo per cui le sezioni realizzate in alluminio devono essere fino a 3 volte più grandi per sopportare gli stessi carichi di vento e intemperie dell’acciaio.

Legno

A livello estetico, il legno ha un resa naturale migliore rispetto ad altri materiali. Ciò nonostante, non ha la stessa resistenza dei metalli: per ottenere una resistenza paragonabile all’acciaio, ad esempio, saranno necessarie dei massicci pilastri da ancorare a terra. Inoltre, ha bisogno di essere pesantemente trattato e mantenuto per godere di una maggiore durata.

Il tetto della pensilina

Tela

Tipicamente riconosciuto come materiale standard per realizzare ombrelloni, gazebo e tettoie per tende da sole, rappresenta la soluzione più economica per ricoprire la pensilina. Non ha certo la resistenza dei tessuti tecnici ad alte prestazioni per uso architettonico, come quelli realizzati in ptfe/fibra di vetro (politetrafluoroetilene). Pertanto, la tela non è indicata per una copertura permanente: col tempo è facilmente soggetta a usura e strappi. Ha anche una scarsa resistenza al fuoco e alle intemperie, pur facilitando il deposito di sporco e sporcizia, risultando difficile da pulire.

Tessuti architettonici

Il termine “tessuti architettonici” si riferisce generalmente ai tessuti strutturali utilizzati per formare superfici di trazione, come tettoie, tetti e altre forme di riparo. I tessuti architettonici sono generalmente molto sottili, spessi circa 1 mm e hanno una resistenza alla compressione molto ridotta, ma una resistenza alla trazione molto elevata. Tra i più diffusi bisogna menzionare il poliestere rivestito in PVC: relativamente poco costoso, ha una resistenza strutturale e una traslucenza ragionevoli, può essere unito relativamente facilmente alle giunzioni mediante saldatura e ha una ragionevole aspettativa di vita. Il vetro rivestito in PTFE (politetrafluoroetilene o “Teflon”) può essere più resistente del poliestere in PVC ed è più duraturo, con con un’aspettativa di vita superiore ai 30 anni. Tuttavia, è più costoso ed è relativamente anelastico, quindi richiede una lavorazione più accurata.

Policarbonato

Il policarbonato è un materiale termoplastico che offre libertà di progettazione, miglioramenti estetici e riduzione dei costi. Il PC è noto per mantenere la colorazione e la resistenza inalterati nel tempo, anche in condizioni di stress. Risulta ampiamente utilizzato nel settore per le sue caratteristiche versatili, la lavorazione ecocompatibile e la riciclabilità. Il PC è una plastica estremamente trasparente in grado di trasmettere oltre il 90% della luce come il vetro. Può inoltre essere progettato per bloccare le radiazioni ultraviolette e fornire una protezione al 100% dai raggi UV dannosi.