Due sono i dubbi che invadono i pensieri degli imprenditori: “come aumentare i profitti?” e, soprattutto, “quanto costa un dipendente all’azienda?”.
Il mondo del lavoro, nel suo complesso, si manifesta agli occhi di chi può essere etichettato come non pratico di questa realtà, come un complesso di norme di difficile comprensione, subordinate ad un andamento legislativo (quello italiano ha il primato in Europa) ricco di alti e bassi. Quindi, riuscire a trovare un filo logico, in questa fitta ragnatela di leggi, derivanti da fonti primarie e secondarie, è davvero difficile: anche gli esperti del settore, molte volte, restano a bocca aperta dinanzi a quesiti molto semplici, come questo: “quanto costa un dipendente all’azienda?”.
Un quesito che riuscirebbe a mettere in difficoltà anche il più esperto tra gli imprenditori, dato che “conoscere il mestiere” è ben diverso dal “sapere ogni singola sfaccettatura legata alla sfera del dipendente assunto”: troppi cavilli tecnici e conti da far quadrare, che farebbero impazzire anche il più bravo matematico.
Ecco che, quindi, quotidianamente, tantissimi imprenditori si rivolgono ad associazioni di categoria, esperti consulenti del lavoro e centri per l’impiego, al fine di capire, acquisendo informazioni che il più delle volte restano celate ad occhi poco attenti, quanto costa un dipendente all’azienda.
Andiamo per gradi.
L’assunzione del dipendente
L’assunzione di un dipendente è un’azione che si ripara costantemente all’ombra di un grande punto interrogativo, proprio perché si cerca sempre di capire, al di là della preparazione del soggetto da assumere, quanto costa un dipendete all’azienda e, quindi, se il quadro delle spese e dei ricavi complessivi può ricevere un timbro di approvazione.
Secondo recenti analisi di mercato, gli anni più bui della crisi economica che ha investito il nostro Paese, dall’ormai lontano 2008, sembrano aver deciso di lasciare il posto ad un periodo di ripresa: il lavoro per le aziende tende a crescere, così come la necessità, da parte degli imprenditori, di assumere nuovi dipendenti.
Quindi, gli imprenditori italiani sono alla ricerca di nuovo personale da assumere e le ricerche, sicuramente, non solo prenderanno in considerazione il grado di preparazione (che si traduce in profitto futuro aziendale) del singolo candidato, ma anche determinate informazioni che permettano di capire quanto costa un dipendente all’azienda.
Ecco quanto costa un dipendente all’azienda
Non si prenderà in considerazione soltanto lo stipendio annuale da corrispondere alla nuova forza lavoro, ma ci sono tanti altri fattori da analizzare accuratamente per capire i costi totali relativi all’assunzione di un nuovo dipendente:
- specifici oneri previdenziali, come ad esempio Inail, Tfr e fondi pensione;
- costo dell’attrezzatura utile per svolgere la propria mansione, con conseguente manutenzione della stessa (computer, cellulare aziendale, ecc.);
- eventuale automobile aziendale e rimborsi per trasferte, quando previste.
Quindi, come si può tradurre quanto appena detto in termini monetari e capire quanto costa un dipendente all’azienda?
In linea di massima, il costo che l’azienda dovrà sostenere è di circa il doppio rispetto al salario corrisposto. Ad esempio, se un operaio guadagna 1200 euro, all’azienda costerà circa 2400 euro al mese.
Senza addentrarci nel grande labirinto dei costi relativi alla retribuzione, cerchiamo di capire quanto costa, in linea di massima (senza calcolare i costi aggiuntivi di eventuali attrezzature e altro), quanto costa un dipendente all’azienda, attraverso un pratico esempio:
- Retribuzione lorda: 1765,77 euro (netto 1236,24 euro);
- Contributi Inps: 569,82 euro;
- Inail (12 per mille): 23,14 euro;
- Irap: 72,16 euro.
- (accantonamento Tfr 121,27).
Totale: 2430,89 euro, che è la cifra che risponde al quesito “quanto costa un dipendente all’azienda?”.