Mutuo aziendale: cos’è e come funziona

Mutuo aziendale: cos’è e come funziona

Mutuo aziendale: cos’è e come funziona

Come richiedere un mutuo per la propria azienda e quali sono i requisiti fondamentali per ottenerlo? A volte può capitare di non avere a disposizione abbastanza denaro per poter svolgere delle attività in azienda. In questi casi si può richiedere facilmente un mutuo.

Cos’è un mutuo aziendale?

Il mutuo in sostanza è un contratto che viene siglato fra un’azienda e un intermediario (solitamente la banca). Consiste nel trasferimento di una determinata somma di denaro da un determinato soggetto (chiamato mutuante) a un altro (denominato mutuatario). Quest’ultimo si assume l’obbligo di restituire il denaro ricevuto in prestito nei tempi stabiliti e con gli interessi.

Il mutuo può essere richiesto da chiunque sia in grado di dimostrare la capacità di restituire la somma avuta in prestito nel tempo. Per quanto riguarda le aziende, il mutuo è uno strumento particolarmente utile per migliorare il proprio business e affrontare nuove sfide.

Un finanziamento che di solito è a medio o lungo termine e che può essere utile per poter realizzare nuovi ed esaltanti progetti imprenditoriali. Spesso usando anche una ipoteca. Prima di richiedere un mutuo è importante dunque valutare con attenzione alcuni fattori, per poter determinare la disponibilità mensile dopo aver sottratto le spese ordinarie e la capacità dell’azienda di restituire il prestito. Ragionevolmente la rata del mutuo non dovrebbe superare un terzo del reddito a disposizione in modo da poter affrontare le spese ricorrenti, ma anche quelle impreviste, le riduzioni di reddito provocate da licenziamento, malattia oppure infortunio.  

Mutuo: differenza tra tasso fisso e tasso variabile

 Quando viene concesso un mutuo nel contratto stipulato vengono riportate alcune indicazioni e informazioni utili riguardo l’estinzione del prestito. Il mutuo potrà essere, in base ad alcune condizioni, a tasso fisso oppure variabile.

Nel mutuo a tasso variabile, il tasso di interesse corrisposto alla banca potrebbe variare, per questo non è possibile sapere quale sarà complessivamente il tasso d’interesse pagato. Nel mutuo a tasso fisso, invece, ogni mese gli interessi sono gli stessi. In ogni caso è fondamentale analizzare la situazione con attenzione: in alcuni casi infatti il mutuo a tasso variabile potrebbe risultare più conveniente di quello fisso, in altri il contrario.

Cosa bisogna sempre sapere prima di aprire un mutuo

Quando si sceglie di richiedere un mutuo in banca è importante avere un quadro generale della situazione e conoscere con attenzione tutti gli elementi dell’accordo stipulato. Fra gli elementi da prendere in considerazione troviamo:

  • La durata del mutuo, ossia per quanti anni l’azienda dovrà pagare le rate mensili prima che il debito risulti del tutto estinto,
  • La finalità, ossia il motivo per cui si scegliere di richiedere un mutuo (per acquistare casa o per ristrutturarla, ad esempio),
  • Gli importi che andranno corrisposti, considerando sia le rate mensili singole che l’importo totale del mutuo,
  • Il tasso d’interesse applicato al mutuo e che andrà corrisposto alla banca, ovvero fisso oppure variabile,
  • Il piano d’ammortamento con il calcolo di tutte le rate mensili,
  • La possibilità di sospendere – in alcuni casi e con specifiche esigenze – il mutuo per un periodo.

Quali sono i requisiti per chiedere un mutuo

Il mutuo può essere richiesto da tutti i soggetti maggiorenni con un’età massima di 70 anni e cittadini italiani o dell’Unione Europea. Alla banca andrà fornita la documentazione per attestare la possibilità di pagare le varie rate fornendo documenti come la busta paga oppure la dichiarazione dei redditi. In sostanza bisognerà dimostrare di poter saldare il debito nei tempi stabiliti. Per questo la banca solitamente verifica anche che l’azienda in questione non sia stata in passato segnalata come cattivo pagatore da parte della Centrale dei Rischi, dunque non presenti altri prestiti oppure finanziamenti che sono stati concessi negli anni e mai saldati, rendendolo di fatto inaffidabile di fronte all’istituto di credito che eroga il mutuo.