Con la definizione di microspia ambientale ci si riferisce a diverse modalità di controllo, definite anche “cimice” o microcamera spia, capaci di intercettare audio e/o video di un determinato ambiente, pubblico o privato, di registrarlo e trasmetterlo a distanza. Sul mercato, possiamo trovare diverse tipologie di microspie ambientali, dalle più economiche a quelle altamente professionali. Fra le più diffuse troviamo le GSM, che consentono, attraverso una semplice telefonata, di ascoltare l’audio di un’ampia zona circostante l’ambiente dove avviene la comunicazione.
Le microspie UMTS, invece, sono anche in grado di registrare audio e video dell’ambiente in cui sono state nascoste, inviando poi il segnale a una distanza illimitata, sfruttando gli standard tecnologici del sistema. Le analogiche, conosciute anche come “cimici spia”, consistono in un piccolissimo ma potente microfono collegato a un trasmettitore radio, in grado di registrare la conversazione audio a un ricevitore a distanza. Le digitali, infine, registrano e trasmettono, appunto, in questa modalità, e le informazioni possono essere codificate in maniera da poter essere ascoltate solo da chi è in possesso del ricevitore con chiave per la decodifica.
Quelle amatoriali sono facilmente reperibili, vendute anche online, e non presentano particolari aspetti di affidabilità e durata, mentre le microspie professionali sono congegni miniaturizzati di alta qualità, utilizzate da personale specializzato per intercettazioni specifiche. Si presentano sotto diverse forme, di dimensioni sempre ridotte, in modo da poter essere ben occultate anche in zone impensabili, come cellulare, lampade, elettrodomestici, chiavette usb, e molto altro.
Chi avesse il sospetto di essere controllato tramite questi dispositivi può ricorrere, per trovarli e rimuoverli, ai servizi specializzati di bonifica microspie che, grazie all’uso di rilevatori tecnologici altamente professionali, sono in grado di rilevarne la presenza in uffici, abitazioni, barche o automobili, procedendo di conseguenza alla loro rimozione.
La bonifica prevede l’identificazione del posizionamento di microspie ambientali anche spente o momentaneamente inattive, con un metodo che si basa sul principio delle correlazioni di spettro, capace di rilevare ogni tipo di segnale che si trasmette da quella determinata area. Inoltre, l’operazione di bonifica comprende anche un’ispezione particolarmente approfondita dell’ambiente in cui si pensa siano installate cimici o microspie, tra cui la verifica della rete elettrica, poiché l’intercettazione potrebbe essere alimentata da questa trasmissione.
I tecnici investigativi effettuano sopralluoghi degli ambienti sospetti (case, uffici, ecc.) tramite ispezioni fisiche, nelle quali vengono effettuate scansioni elettriche ed elettroniche. Su automobili, furgoni e altri veicoli, così come su strumenti quali pc, tablet o smartphone, viene invece effettuato un primo controllo strutturale, seguito da analisi tramite attrezzature elettroniche professionali. Al termine di ogni bonifica viene redatta una relazione tecnica che riassume i risultati della ricerca, nonché suggerimenti e indicazioni per l’individuazione di locali a rischio, con soluzioni tecnologiche ai problemi riscontrati.
Il servizio di bonifica ambientale assicura, ovviamente, ogni rispetto e tutela delle comunicazioni e del know-how aziendale e privato, e può essere richiesto ad agenzie investigative private affidabili e professionali, le quali saranno in grado, a richiesta del committente, di valutare le procedure per la messa in sicurezza degli ambienti sospetti anche con monitoraggi esterni o interni per periodi più o meno lunghi, sia con unità mobili che mediante apparecchiature professionali. Al termine degli interventi, oltre alla rimozione delle microspie e al ripristino della privacy, possono anche essere installati apparati di prevenzione.