Fondamentale per la compravendita di un immobile, la planimetria catastale è il disegno tecnico, la rappresentazione grafica, di norma in scala 1:200, di una determinata unità, che può essere, per esempio, un negozio, un box o un appartamento, presente su tutto il territorio nazionale, e che consente di attestarne i dati relativi a grandezza e superficie, destinazione e suddivisione dei locali interni, e altre informazioni. Nota anche come piantina catastale, rappresenta un vero e proprio documento ufficiale, registrato nell’Ufficio del Catasto dell’Agenzia delle Entrate competente per territorio, da presentare, obbligatoriamente, a partire dal 1° luglio 2010, per una compravendita immobiliare, in forma corrispondente alla reale situazione del sito al momento dell’acquisto, con indicazione, ad esempio, di variazioni dei muri interni o modifiche a porte, finestre, coperture.
Da chi può essere richiesta
Può essere richiesta, senza spese, dai titolari di diritti reali, anche per quota, che risultano in Catasto, oppure da loro delegati, dai professionisti e dai pubblici ufficiali, mediante due modalità:
- In forma cartacea, fisicamente, presso gli Uffici Territoriali dell’Agenzia delle Entrate e gli sportelli catastali decentrati nelle sedi dei Comuni
- Per via telematica, anche attraverso soggetti abilitati alla richiesta online di tali documenti, ai quali sarà necessario, comunque, il documento d’identità dell’intestatario dell’immobile. In questo caso, la ricezione sarà stesso mezzo, dunque via mail, con il vantaggio di evitare le purtroppo spesso interminabili code negli uffici suesposti.
Dove richiedere la planimetria catastale
La planimetria, conforme e aggiornata, si può richiedere online, la forma attualmente più in uso, accedendo agli appositi servizi resi disponibili tramite il proprio sito dall’Agenzia delle Entrate, previa registrazione ai canali Entratel e Fisconline, che permettono l’ingresso alla banca dati catastale e ipotecaria alle persone fisiche, tramite, ovviamente, le credenziali personali di identificazione. Per quanto riguarda le forme giuridiche, come associazioni, società, enti privati o pubblici, l’accesso può avvenire mediante i soggetti incaricati e abilitati dal Gestore specifico.
La ricerca si svolge a livello nazionale, ad eccezione degli immobili registrati a Trento e Bolzano, i cui archivi catastali e ipotecari non sono gestiti dall’Agenzia delle Entrate, ma direttamente dalle rispettive Province autonome, e deve sempre essere accompagnata da esplicite e adeguate motivazioni.
Il rilascio delle planimetrie catastali riferite allo stadio attuale o, comunque, di quelle presenti nella banca dati informatizzata, anche per stadi superati o immobili soppressi, come abbiamo detto, è gratuito mentre, nel caso contrario, per documenti presenti soltanto negli archivi cartacei, è previsto un pagamento dei tributi speciali catastali, pari a 16 €, oltre all’imposta di bollo, a fronte del quale viene consegnata copia conforme secondo le modalità previste per tutte le certificazioni catastali. Anche in questo caso, la domanda deve essere particolarmente motivata: le esigenze possono riguardare, per esempio, necessità collegate a profili urbanistici o edilizi stabiliti a livello comunale o regionale, ma anche attività che abbiano l’obiettivo di definire questioni contenziose, per le quali risulta fondamentale ricostruire la storia grafica di quella determinata unità immobiliare. La richiesta riguardante un’unità immobiliare soppressa può essere eseguita e rilasciata soltanto a soggetti che ne possono vantare diritti di godimento, che abbiano legittimo interesse, o possano dimostrare di agire per conto di chi lo possiede, nonché ad eventuali riconducibilità ad immobili derivati da quelli oggetto di soppressione.